

ASPIRINA C 10 COMPRESSE EFFERVESCENTI 400 + 240 MG

+ € 3.99 per pagamenti in contrassegno
Descrizione
Aspirina C compresse Effervescenti 400 + 240 mg è un farmaco antiinfiammatorio utile in caso di sintomi influenzali e raffreddore anche associati a lieve aumento della temperatura corporea. Grazie alla sua azione antiinfiammatoria e antidolorifica l'assunzione di Aspirina C è indicata anche in caso di dolori lievi come mal di testa, mal di denti, dolori muscolari o dolori associati al ciclo mestruale.
Composizione:
PRINCIPI ATTIVI:
500 mg compresse adulti: acido acetilsalicilico 500 mg.
400 mg compres se effervescenti con vitamina C: acido acetilsalicilico 400 mg, acido ascorbico (Vitamina C) 240 mg.
ECCIPIENTI:
Compresse: amido di mais cellulosa polvere.
Compresse effervescenti con n vitamina C: citrato monosodico, sodio bicarbonato, sodio carbonato, acido citrico anidro.
Indicazioni:
Terapia sintomatica degli stati febbrili e delle sindromi influenzali e da raffreddamento.
Trattamento sintomatico di mal di testa e di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari.
Posologia:
La posologia di Aspirina C consigliata è di 1 o 2 compresse come dose singola, ripetendo, se necessario, la dose ad intervalli di 4-8 ore fino a 3-4 volte al giorno. Le compresse effervescenti devono essere sciolte in mezzo bicchiere d'acqua prima dell'assunzione.
E' indicato assumere il medicinale preferibilmente dopo i pasti principali o, comunque, a stomaco pieno.
L'assunzione di Aspirina C è controindicata nei bambini pertanto il suo utilizzo e' riservato ai soli pazienti adulti.
Utilizzare sempre il dosaggio minimo efficace ed aumentarlo solo se non e' sufficiente ad alleviare i sintomi (dolore e febbre ).
Non superare le dosi consigliate: in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati.
I soggetti maggiormente esposti al rischio di effetti indesiderati gravi, che possono usare il farmaco solo se prescritto dal medico, devono seguirne scrupolosamente le istruzioni.
Usare il medicinale per il periodo più' breve possibile.
Se i sintomi persistono consultare il medico e comunque non assumere il prodotto per più' di 3 - 5 giorni senza il parere del medico.
Avvertenze:
Reazioni di ipersensibilità': l'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare reazioni di ipersensibilità' (compresi attacchi d'asma, rinite, angioedema o orticaria).
Nei soggetti con asma e/o rinite (con o senza poliposi nasale) e/o orticaria le reazioni possono essere più' frequenti e gravi.
In rari casi le reazioni possono essere molto gravi e potenzialmente fatali.
Nei casi seguenti la somministrazione del farmaco richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio: soggetti a maggior rischio di reazioni di ipersensibilità'; soggetti a maggiore rischio di lesioni gastrointestinali.
L'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causar e gravi effetti indesiderati a livello gastrointestinale.
Per tale motivo questi farmaci non devono essere usati dai soggetti affetti da ulcera gastrointestinale o sanguinamenti gastrointestinali.
E' prudente che ne evitino l'uso anche coloro che in passato hanno sofferto di ulcera gastrointestinale o sanguinamenti gastrointestinali.
Il rischio di lesioni gastrointestinali e' un effetto dose correlato, in quanto la gastrolesivita' e' maggiore in soggetti che fanno un uso di dosi più' e levate di acido acetilsalicilico.
Anche i soggetti con abitudine all'assunzione di forti quantità' di alcool sono maggiormente esposti al rischio di lesioni gastrointestinali (sanguinamenti in particolare); soggetti con difetti della coagulazione o in trattamento con anticoagulanti: nei soggetti affetti da difetti della coagulazione o in trattamento con anticoagulanti l'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare una grave riduzione delle capacita' emostatiche esponendo a r ischio di emorragia; soggetti con compromissione della funzione renale o cardiaca o epatica: l'acido acetilsalicilico e gli altri FANS posso no essere causa di una riduzione critica della funzione renale e di ritenzione idrica; il rischio e' maggiore nei soggetti in trattamento con diuretici.
Ciò può' essere particolarmente pericoloso per gli anziani e per i soggetti con compromissione della funzione renale o cardiaca o epatica.
Soggetti affetti da asma: l'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare un aggravamento dell'asma.
Eta' geriatrica (specialmente al di sopra dei 75 anni): il rischio di effetti indesiderati gravi e' maggiore nei soggetti in eta' geriatrica.
I soggetti di eta' superiore ai 70 anni devono usare il farmaco solo dopo aver consultato il medico.
Aspirina non deve essere utilizzato nella popolazione pediatrica.
I prodotti contenenti acido acetilsalicilico non devono essere utilizzati nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 16 anni con infezioni virali, a prescindere dalla presenza o meno di f ebbre.
In certe affezioni virali, specialmente influenza A, influenza B e varicella, esiste il rischio di Sindrome di Reye, una malattia molto rara, ma pericolosa per la vita, che richiede un immediato intervento medico.
Il rischio può' essere aumentato in caso di assunzione contemporanea di acido acetilsalicilico, sebbene non sia stata dimostrata una relazione causale.
Il vomito persistente in pazienti affetti da queste malattie può' essere un segno di Sindrome di Reye.
Soggetti con iperuricemia/gotta: l'acido acetilsalicilico può' interferire con l'eliminazione dell'acido urico: alte dosi hanno un effetto uricosurico men tre dosi (molto) basse possono ridurne l'escrezione.
Occorre inoltre considerare che l'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono mascherare i sintomi della gotta ritardandone la diagnosi.
E' anche possibile un effetto antagonista con i farmaci uricosurici.
Soggetti con predisposizione alla nefrolitiasi calcio-ossalica (calcolosi renale) o con nefrolitiasi ricorrente: compresse effervescenti con vitamina C, la vitamina C (acido ascorbico) deve essere usata con cautela da soggetti con predisposizione alla nefrolitiasi calcio-ossalica (calcolosi renale) o con nefrolitiasi ricorrente.
Associazione di farmaci non raccomandate o che richiedono precauzioni particolari o un aggiustamento del dosaggio.
L'uso di acido acetilsalicilico in associazione ad alcuni farmaci può' aumentare il rischio di effetti indesiderati gravi.
Non usar e l'acido acetilsalicilico insieme ad un altro FANS o, comunque, non usare più' di un FANS per volta.
Fertilità': l'uso di acido acetilsalicilico come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi potrebbe interferire con la fertilità'; di ciò' devono essere informati i soggetti di sesso femminile ed in p articolare le donne che hanno problemi di fertilità' o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilità'.
Compresse effervescenti con Vitamina C contiene 933 mg di sodio per compressa: può' non essere adatto per i soggetti che devono seguire una dieta a basso contenuto di sodio.
S e si deve essere sottoposti ad un intervento chirurgico (anche di piccola entità', ad esempio l'estrazione di un dente) e nei giorni precedenti si e' fatto uso di acido acetilsalicilico o di un altro FANS occorre informarne il chirurgo per i possibili effetti sulla coagulazione.
Dato che l'acido acetilsalicilico può' essere causa di sanguinamento gastrointestinale occorre tenerne conto nel caso fosse necessario eseguire una ricerca del sangue occulto.
Prima di somministrare un qualsiasi medicinale devono essere adottate tutte le precauzioni utili a prevenire reazioni indesiderate; particolarmente importante e' l'esclusione di precedenti reazioni di ipersensibilità' a questo o ad altri medicinali e l'esclusione delle altre controindicazioni o delle condizioni che possono esporre a rischio di effetti indesiderati potenzialmente gravi sopra riportate.
In caso di dubbio consultare il proprio medico o farmacista.
Una imperfetta e protratta conservazione del farmaco può' causare variazioni nella colorazione della compressa che di per se' no n pregiudicano ne' l'attività' ne' la tollerabilità' del principio attivo.
In tale evenienza si consiglia comunque di chiedere la sostituzione della confezione in farmacia.
L'assunzione del prodotto deve avvenire a stomaco pieno.
Interazioni:
Associazioni controindicate (evitare l'uso concomitante):
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Metotrexato (dosi maggiori o uguali a 15 mg/settimana): aumento dei livelli plasmatici e della tossicità' del metotrexato; il rischio di effetti tossici e' maggiore se la funzione renale e' compromessa.
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Warfarin: grave aumento del rischio di emorragia per potenziamento dell'effetto anticoagulante.
Associazioni non raccomandate (l'uso concomitante dei due farmaci richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio):
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Antiaggreganti piastrinici: aumento del rischio di emorragia per somma dell'effetto antiaggregante.
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Trombolitici o Anticoagulanti orali o parenterali: aumento del rischio di emorragia per potenziamento dell'effetto farmacologico.
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FANS (uso topico escluso): aumento del rischio di effetti indesiderati gravi.
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Metotrexato (d osi inferiori a 15mg/settimana): l'aumento del rischio di effetti toss ici deve essere considerato anche per il trattamento con Metotrexato a bassi dosaggi.
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Inibitori selettivi del re-uptake della Serotonina (SS RI): incremento del rischio di sanguinamento dell'apparato gastrointestinale superiore a causa di un possibile effetto sinergico.
Associazioni che richiedono precauzioni particolari o un aggiustamento del dosaggio (l'uso concomitante dei due farmaci richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio):
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ACE-i inibitori: riduzione dell'effetto ipotensivo; aumento del rischio di co mpromissione della funzione renale.
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Acido Valproico: aumento dell'effetto dell'acido valproico (rischio di tossicità').
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Antiacidi: gli antia cidi assunti contemporaneamente ad altri farmaci possono ridurne l'assorbimento; l'escrezione di acido acetilsalicilico aumenta nelle urine alcalinizzate.
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Antidiabetici (es: insulina e ipoglicemizzanti orali): aumento dell'effetto ipoglicemizzante; l'uso dell'acido acetilsalicilico nei soggetti in trattamento con antidiabetici deve tener conto del rischio di indurre ipoglicemia.
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Digossina: aumento della concentrazione plasmatica di digossina per diminuzione dell'eliminazione renale.
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Diuretici: aumento del rischio di nefrotossicita' dell'acido acetilsalicilico e degli altri FANS; riduzione dell'effetto dei diuretici.
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Acetazolamide: ridotta eliminazione di acetazolamide (rischio di tossicità') .
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Fenitoina: aumento dell'effetto della fenitoina.
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Corticosteroidi (esclusi quelli per uso topico e quelli impiegati per la terapia dell'insufficienza corticosurrenale): aumento del rischio di lesioni gastrointestinali; a causa dell'aumentata eliminazione dei salicilati indotta d ai corticosteroidi si ha riduzione dei livelli plasmatici di salicilato. Per contro, dopo interruzione del trattamento corticosteroideo, si può' verificare sovradosaggio di salicilati.
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Metoclopramide: aumento dell'effetto dell'acido acetilsalicilico per incremento della velocità' di assorbimento.
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Uricosurici (es: probenecid, benzbromarone): diminuzione dell'effetto uricosurico.
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Zafirlukast: aumento della concentrazione plasmatica di zafirlukast.
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Deferoxamina: compresse effervescenti con vitamina C, l'uso concomitante di acido ascorbico può' determinare un' aumentata tossicità' tissutale del ferro specialmente a livello cardiaco e causare scompenso cardiaco.
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Alcool: la somma degli effetti dell'alcool e dell'acido acetilsalicilico provoca aumento del danno della mucosa gastrointestinale e prolungamento del tempo di sanguinamento.
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Compresse effervescenti con Vitamina C contiene sistemi tampone che potrebbero ridurre gli effetti dell'ormone tiroideo Levotiroxina.
E' comunque opportuno non somministrare altri farmaci per via orale entro 1 o 2 ore dall'impiego del prodotto.
Effetti indesiderati:
Gli effetti indesiderati osservati più' frequentemente sono a carico dell'apparato gastrointestinale e possono manifestarsi in circa il 4% dei soggetti che assumono acido acetilsalicilico come analgesico-antipiretico.
Tale percentuale aumenta sensibilmente nei soggetti a rischio di disturbi gastrointestinali.
Questi disturbi possono essere parzialmente alleviati assumendo il medicinale a stomaco pieno.
La maggior par te degli effetti indesiderati sono dipendenti sia dalla dose che dalla durata del trattamento.
Gli effetti indesiderati osservati con l'acido acetilsalicilico sono generalmente comuni agli altri FANS.
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Patologie del sistema emolinfopoietico: prolungamento del tempo di sanguinamento, anemia da sanguinamento gastrointestinale, riduzione delle piastrine (trombocitopenia) in casi estremamente rari. A seguito di emorragia può' manifestarsi anemia acuta e cronica post-emorragica/sideropenica (dovuta, per esempio, a microemorragie occulte) con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio ed i relativi segni e sintomi clini ci come astenia, pallore e ipoperfusione.
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Patologie del sistema nervoso: cefalea, capogiro. Raramente: sindrome di Reye.
Da raramente a molto raramente: emorragia cerebrale, specialmente in pazienti con ipertensione non controllata e/o in terapia con anticoagulanti, che, in casi isolati, può' risultare potenzialmente letale. -
Patologie dell'orecchio e del labirinto: tinnito (ronzio/fruscio/tintinnio/fischio auricolare ).
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: sindrome asmatica, rinite (rinorrea profusa), congestione nasale (associate a reazioni d'ipersensibilita'). Epistassi.
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Patologie cardiache: distress cardiorespiratorio (associato a reazioni d'ipersensibilita').
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Patologie dell' occhio: congiuntivite (associato a reazioni d'ipersensibilita').
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Patologie gastrointestinali: sanguinamento gastrointestinale (occulto), disturbi gastrici, pirosi, dolore gastrointestinale, gengivorragia. Vomito, diarrea, nausea, dolore addominale crampiforme (associate a reazioni i d'ipersensibilità'). Raramente: infiammazione gastrointestinale, erosione gastrointestinale, ulcerazione gastrointestinale, ematemesi (vomito di sangue o di materiale a posta di caffè'), melena (emissione di feci nere, picee), esofagite. Molto raramente: ulcera gastrointestinale emorragica e/o perforazione gastrointestinale con i relativi segni e sintomi clinici ed alterazioni dei parametri di laboratorio.
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Patologie epatobiliari. Raramente: epatotossicita' (lesione epatocellulare generalmente lieve e asintomatica) che si manifesta con un aumento delle transaminasi.
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Patologie della cute e dei tessuti sottocutanei: eruzione cutanea, edema,orticaria, prurito, eritema, angioedema (associate a reazioni di ipersensibilità').
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Patologie renali ed urinarie. Alterazione della funzione renale (in presenza di condizioni di alterata emodinamica renale), sanguinamenti urogenitali.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: emorragie peri-operatori e, ematomi. -
Disturbi del sistema immunitario. Raramente: shock anafilattico con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio e manifestazioni cliniche.
La Sindrome di Reye si manifesta inizialmente con il vomito (persistente o ricorrente) e con altri segni di sofferenza encefalica di diversa entità': da svogliatezza, sonnolenza o alterazioni della personalità' (irritabilità' o aggressività') a disorientamento , confusione o delirio fino a convulsioni o perdita di coscienza.
E' da tener presente la variabilità' del quadro clinico: anche il vomito può' mancare o essere sostituito dalla diarrea.
Se questi sintomi insorgono nei giorni immediatamente successivi ad un episodio influenzale ( o simil-influenzale o di varicella o ad un'altra infezione virale) durante il quale e' stato somministrato acido acetilsalicilico o altri medicinali contenenti salicilati l'attenzione del medico deve immediatamente essere rivolta alla possibilità' di una SdR.
Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione .
Gravidanza e allattamento:
L'uso di acido acetilsalicilico come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi potrebbe interferire con la fertilità'; di ciò' devono essere informati i soggetti di sesso femminile ed in particolare le donne che hanno problemi di fertilità' o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilità'.
L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può' influire negativamente sul la gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza.
Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell'1% fin o a circa l'1,5%.
E' stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.
Negli animali la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità' embrio-fetale.
Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in caso di effettiva necessita'.
Qualora farmaci contenenti acido acetilsalicilico siano usati da una donna che cerca una gravidanza, o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il trattamento dovrà' essere il più' breve possibile e la dose la più' bassa possibile.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre: il feto a tossicità' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che può' progredire ad insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il nascituro, alla fine della gravidanza, a possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può' manifestarsi anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
Conseguentemente, l'acido acetilsalicilico e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Controindicato durante l'allattamento.
Conservazione
Conservare ad una temperatura inferiore ai 25 gradi C.
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Cap remoti | 72 h ore lavorative |
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